BORNO – Corpo tagliato a pezzi: un drone sul dirupo

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Gli inquirenti sono tornati sul luogo del ritrovamento del corpo di una donna fatto a pezzi, chiuso in sacchi neri della spazzatura e gettato in un dirupo a Paline di Borno. Il corpo ritrovato da un abitante nel pomeriggio di domenica 20 marzo resta ancora senza un’identità. L’indagine prosegue: gli inquirenti si sono affidati ad un drone utilizzato per sorvolare l’area ed individuare, eventualmente, tracce che possano aiutare nelle indagini e trovare una prima pista da seguire.

Sembra essere una mano esperta quella che ha agito con tanta brutalità, il corpo infatti è stato tagliato in quindici pezzi, alcuni dei quali mancherebbero, poi chiuso in quattro sacchi neri della spazzatura e gettati nel dirupo. I resti, nel momento in cui sono stati recuperati, erano in fase di scongelamento.

Non si esclude la possibilità che il cadavere possa essere stato conservato in un altro luogo per molto tempo prima di abbandonarlo.

Continuano intanto anche gli esami autoptici sui resti del corpo della donna, di corporatura minuta. Questo è stato un dettaglio che ha fatto escludere che il cadavere potesse essere quello di Souad Alloumi, la 29enne marocchina scomparsa nel 2018.

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