(red) Una strada. Che dovrebbe unire. Che le strade solitamente uniscono. Tutte. Quasi tutte. Anche la Bossico-Ceratello, che unisce Bossico a Ceratello, frazione di Costa Volpino ma divide… Lovere. Perché la strada passa sul Comune di Lovere, per un gran tratto, e Lovere non ci sta. “E non ci stiamo – spiega il sindaco Giovanni Guizzetti – perché a differenza di quello che qualcuno ha detto noi non siamo contro per principio, anzi, ma alla gente sono state raccontate cose non vere e soprattutto sono state fatte cose che non potevano essere fatte e che rendono la strada pericolosissima, semplicemente perché la strada, a differenza di quello che dicono, non è transitabile per legge e non perché lo dico io”. Incontriamo Guizzetti nel suo ufficio a Lovere, in mano documenti, scambio di mail, lettere e il progetto della Bossico Ceratello.
Comincia qui il ‘J’accuse’ di Guizzetti. “Troppo facile puntare il dito contro Lovere quando si sta parlando riguardo al tratto che parte da Bossico di una strada a tutti gli effetti agrosilvopastorale quindi percorribile solo da chi ha fondi di proprietà e si tratta solo di pochissime persone e che inoltre è pericolosissima in quanto i lavori non sono stati fatti, a differenza di quanto era previsto nel progetto sottoscritto dai Comuni di Lovere, Costa Volpino e Bossico. La strada è strettissima e con un precipizio a lato e incitare la gente a passare è come buttarla nel pericolo e se dovesse cadere qualcuno voglio vedere cosa succede”…
… (p.b.) La domanda è: perché è stata inaugurata una strada che secondo il Comune di Lovere dovrebbe restare chiusa a chi non è proprietario di fondi o di cascine nel tratto interessato essendo classificata “agrosilvopastorale”? Alessandro Bigoni, presidente della Comunità Montana chiamata in causa dal sindaco di Lovere per il ritardo con cui ha risposto alle lettere di sollecito dello stesso Comune e ha fornito i documenti, risponde: “Chiariamo che la strada non è agrosilvopastorale”…
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