BOSSICO – Intervento Barcellini: “Non mi candido ma Bossico non può finire così. Tutto concentrato nelle mani di poche persone. Non siamo Cortina ma nemmeno Ceratello. Finiremo annessi a Sovere?”

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Nella prossima primavera molti comuni saranno chiamati al rinnovo dei Sindaci e relativi Consigli Comunali. Voglio proporre una riflessione per  Bossico, senza secondi fini (non ho una lista in pectore) o sterili polemiche, ma per favorire un dialogo sulla realtà del mio paese, come un cittadino che partecipa  alla vita civile e democratica. Una riflessione che appartiene al mondo cattolico porta frequentemente a chiedersi: ”chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo”. Penso sia una riflessione che può essere spostata alla vita di un paese, inteso come “comunità di persone”. Nel 1990, allora ancora esistente nei paesi della provincia di Bergamo il partito della democrazia cristiana , anche a Bossico in preparazione della lista alle elezioni amministrative la sezione comunale distribuì  in tutte le famiglie un questionario per capire come la gente interpretava i bisogni del proprio paese (allora la rete e i social non esistevano) , quali erano le priorità e le criticità, anche per stendere un programma amministrativo che rispecchiasse i bisogni che sarebbero emersi. L’operazione fu capillare, distribuiti casa per casa centinaia di questionari anonimi e ritirati poi per la maggior parte. I risultati evidenziavano come criticità il problema idrico (allora l’estate si razionava l’acqua a tre ore al giorno), l’edilizia che praticamente era ferma da anni causa anche la mancanza di un piano regolatore, la mancanza di parcheggi (il turismo estivo era ancora un turismo di massa anche nei nostri paesi), il problema della droga, che destò stupore come dato perché problema poco percepito e purtroppo ancora oggi una amara attualità…

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