Gentile dott.ssa Schiavi,
sabato scorso ho avuto il piacere, con alcuni amici, di visitare per la prima volta l’Altopiano di Bossico e percorrere ben 27 km dei suoi splendidi sentieri. Purtroppo la nostra gita è stata funestata da diversi incontri di gruppi di motociclisti che, a cavallo dei loro Enduro, hanno compiuto per tutta la giornata incursioni sui sentieri del vostro Comune, uscendo anche dai tracciati, deturpando boschi e pascoli e arrecando disturbo e mettendo in pericolo non solo gli escursionisti, ma anche la fauna selvatica e l’avifauna.
A mio parere, avere un tracciato di motocross illegale è pericoloso per le persone e, soprattutto, per i bambini, vista la velocità con cui abbiamo visto sfrecciare i suddetti motociclisti. Inoltre, il degrado di molti tracciati in montagna è irreversibile, ma la cosa che più colpisce è l’impunità di cui giovano i motociclisti scorretti, tanto sicuri di non incorrere in alcuna sanzione che spesso si incontrano anche nei luoghi più frequentati. La maggior parte di essi, inoltre, circola con moto senza targa, sfuggendo in tal modo all’immediata identificazione del mezzo.
Con nostro grande stupore, ci siamo ritrovati gli stessi motociclisti a fine giornata che transitavano per le strade del paese, con le stesse moto senza targa, per recarsi al bar nella piazza centrale.
Non abbiamo, peraltro, visto alcun cartello di divieto di transito dei mezzi motorizzati all’inizio di sentieri e mulattiere e mi stupisce molto questa carenza da parte del Comune nella tutela del proprio ingente patrimonio naturale. L’unico cartello di divieto di accesso che abbiamo notato sulla carrozzabile nei pressi del parcheggio della località Pila è stato totalmente ignorato dai gruppi di motociclisti che abbiamo visto transitare fino a Colle san Fermo e per tutta la rete di sentieri, anche quelli molto ripidi e stretti che portano verso il monte Colombina o il rifugio Magnolini.
Mi rivolgo a Lei per chiedere se esista una delibera della vostra Giunta che autorizza tale circolazione.
Come ben saprà, il Decreto 28 ottobre 2021 “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali inerenti agli scopi, le tipologie e le caratteristiche tecnico costruttive della viabilità forestale e silvo-pastorale, delle opere connesse alla gestione dei boschi e alla sistemazione idraulico-forestale” pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1° dicembre, emanato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di concerto con il Ministero della Cultura e con il Ministero della Transizione Ecologica, contiene il divieto della viabilità forestale e silvo-pastorale al transito ordinario di ogni mezzo di locomozione e, quindi, di fatto proibisce la circolazione a veicoli fuoristrada, moto e auto sulle strade a fondo naturale di larghezza inferiore ai 2,5 metri….
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