Al di sopra del centro abitato di Bossico, a quota 1200 mt alle pendici del Monte Colombina, esiste da secoli una piccola cascina comunemente chiamata “ol casì de la pest”.
Quando i nonni raccontavano ai nipotini una storia attorno al fuoco, ricordavano con una certa enfasi che, nei secoli passati, ci fu una terribile pestilenza e una famiglia di nove persone si rifugio’ in questo luogo sperduto ed ebbe salva la vita.
Tutti i 900 abitanti di Bossico perirono a causa del contagio.
Stiamo parlando della pestilenza del 1630 e magistralmente descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi.
A supporto della tesi, all’interno della casetta era visibile una lapide sbiadita che con descrizione un poco poetica supportava tale ipotesi (lapide oggi ristrutturata).
Questa storia del passato è ritornata di estrema attualità a causa dell’epidemia, o forse pandemia, che sta colpendo il mondo e principalmente l’Italia, con la provincia di Bergamo divenuta epicentro del contagio.
Chiusi nelle nostre case osserviamo un poco a distanza il dramma che sta avvenendo negli ospedali e nelle case di riposo; numeri che rasentano una vera strage, soprattutto tra i nostri anziani.
Cimiteri intasati di salme da tumulare o cremare, paesi di alcune migliaia di abitanti con decine e decine di morti in poco tempo.
Un dramma inenarrabile che rimarrà nella nostra mente tutta la vita e che ha colpito dolorosamente molte famiglie, con situazioni repentine e strazianti, anche a causa del fatto di non poter assistere i propri cari all’ospedale magari in punto di morte.
L’obbligo di rimanere chiusi in casa per evitare il diffondersi del contagio, di rimanere “senza contatto fisico con altre persone” ha riportato alla mente questo piccolo fatto storico del paese di Bossico.
Ricerche storiche che avevo fatto a suo tempo nell’archivio della parrocchia di Bossico, supportate anche da una ricerca di Don Francesco Baiguini (ex parroco) nel realizzare gli alberi genealogici delle famiglie di Bossico, aveva in parte smentito i fatti e i numeri.
Appariva un poco strano un numero di abitanti così elevato a Bossico nel 1600, inoltre la morte di tutti appariva anch’esso assai improbabile.
Dalla lettura dei registri, compilati dall’allora parroco Don Pietro Poma da Lovere si scopre così che il primo caso si verificò il 27 settembre 1631 e nel giro di poco più di tre mesi morirono ben 58 persone, l’ultima il 7 gennaio 1632.
Un numero notevole e pari a circa il 10% della popolazione che doveva contare allora circa 500 abitanti….
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