E’ stato arrestato dopo un blizt avvenuto questa mattina all’alba da parte dei reparti speciali dei carabinieri nella caserma di Asso (Como), dopo una notta di trattative, il brigadiere Antonio Milia.
Era barricato in caserma dal tardo pomeriggio di ieri, quando ha sparato con la pistola d’ordinanza al suo comandante, il luogotenente Doriano Furceri, trovato morto all’interno della stazione.
Il brigadiere Milia è stato arrestato con l’accusa di omicidio e del tentato omicidio di un militare del Gis, che ha colpito con un proiettile a un ginocchio durante l’irruzione.
Il blitz è avvenuto poco prima delle 6 di questa mattina, dopo che per quasi dodici ore un mediatore dell’Arma aveva cercato invano di convincere Milia ad arrendersi. Era armato e asserragliato dietro la porta blindata della caserma, dove sono state liberate dopo ore di angoscia anche una donna carabiniere, che si trovava in una camerata della caserma, e le famiglie degli altri militari, comunque mai in pericolo.
Il brigadiere verrà interrogato già nelle prossime ore per consentire agli inquirenti di far luce sui motivi del suo gesto.
Sposato e con tre figli, Milia era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Como) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Era stato riammesso in servizio a seguito del giudizio di una Commissione Medico Ospedaliera, ente sanitario esterno all’Arma, e dopo copiosa documentazione medico-sanitaria di una struttura Ospedaliera pubblica. Attualmente era in ferie.
Era sposato e con tre figli anche il luogotenente Furceri, trasferito ad Asso dalla provincia di Lecco. Prima di arrivare nel Comasco il sottufficiale ucciso aveva prestato servizio per alcuni anni a Bellano, da dove era stato spostato per incompatibilità ambientale.