“Roberto era una persona competente, affidabile e altruista, un assessore professionale, un fedele compagno di viaggio e un amico”. Capelli riccioli e brizzolati, dietro gli occhiali uno sguardo sorridente e un’allegria contagiosa, di quelle che ti restano appiccicate sul cuore. Roberto Galofaro aveva compiuto 50 anni a giugno, era sposato con Daniela e aveva due figli, Paolo e Chiara, era dipendente del Comune di Bergamo e nel 2016 aveva deciso di partecipare alla vita amministrativa, mettendo a disposizione le sue conoscenze e la sua passione tanto da ricoprire il ruolo di assessore all’Edilizia pubblica e privata, Urbanistica, Ecologia e Ambiente.
Ed è proprio in Municipio che è calato il silenzio quando alle 13 del 26 marzo è squillato il telefono del sindaco. Un vuoto incolmabile, un nodo che stringe la gola, perché è sempre difficile dire addio, ma lo è ancor di più quando una persona ha camminato al tuo fianco e ha condiviso un tratto di vita intenso.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 APRILE