Il sindaco Giuseppe Ondei non ci sta. Dopo la revoca l’assessorato all’Istruzione ad Alessandro Detratto, il botta e risposta arriva attraverso lettere protocollate in Municipio. L’ultima è quella del primo cittadino, che in consiglio comunale, ha dato la sua spiegazione.
Si legge: “Ritengo doveroso ricordarle che sia il sottoscritto sindaco sia gli assessori sia i consiglieri lavorano per portare avanti un programma presentato agli elettori, programma che era stato condiviso anche dallo stesso consigliere Detratto. Il tutto al fine di risolvere le problematiche presenti sul territorio, apportare miglioramenti e sempre al servizio dei cittadini. Tutti noi svogliamo il nostro mandato per portare avanti non quanto è in ‘proprio potere fare’ ma come ‘impegno nei confronti della comunità’ soprattutto in questo periodo di grave emergenza sanitaria.
Avrei apprezzato di più che mi si dicesse che non condivideva più il programma elettorale e che voleva uscire dal gruppo, piuttosto che leggere sui giornali che ha operato “anche a discapito delle scelte della mia stessa maggioranza”. Questo sta a sottintendere un’impronta personalistica del suo operato e non frutto di scelte comuni. Dal suo scritto appare in modo lampante la sua smisurata autostima, una sorta di autoincensamento in quanto continuamente ripete che ha sempre lavorato con risultati ottimali e che la sua uscita di scena è stata traumatica per tutti. Vorrei fare presente che di solito sono gli altri che valutano la bontà dell’operato altrui e che, nel caso specifico, ho avuto sia da parte di alcune individualità della scuola sia delle associazioni pareri non propri idilliaci sull’operato del consigliere Detratto. Dopo quattro anni, sembra che non abbia ancora capito che qualsiasi assessore porta proposte alla giunta e/o al consiglio che possono essere recepite, modificate o rigettate, e che tali proposte vengono condivise con l’organo collegiale e poi elaborate a livello amministrativo.,,
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