Padre Innocente Bentoglio se n’è andato in una fredda giornata di metà gennaio a 97 anni. Una vita, la sua, sempre rivolta al prossimo. Originario di Cicola, frazione di Carobbio, a 15 anni iniziò a frequentare il Seminario del PIME e terminati gli studi fu ordinato sacerdote il 26 giugno 1950 dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, nella chiesa di Santo Stefano, a Milano.
Il 3 dicembre 1951, Padre Innocente si imbarcò a Genova sulla nave Vivaldi, diretto a Rangoon, capitale dell’allora Birmania, oggi Myanmar. Il 2 gennaio 1952 la nave attraccò al porto di Rangoon. Da lì passò a Twante, presso i Fratelli delle scuole cristiane, per imparare l’inglese e il birmano. Dopo alcune difficoltà a raggiungere la sua destinazione a causa della presenza dei ribelli, l’anno seguente riuscì a raggiungere il villaggio di Mangphang, dove fu accolto dal missionario Padre Gino Zuliani.
Così diede inizio all’opera di costruzione del nuovo centro missionario, che richiese il lavoro di due anni per raccogliere il legno sufficiente ai nuovi ambienti. Ma nel giro di poche ore, dopo tanta fatica, un incendio improvviso distrusse tutto. Padre Innocente però non si scoraggiò e, anche con l’aiuto di parenti e amici dall’Italia, nella notte di Natale del 1956, venne inaugurata la nuova chiesa per i cristiani Was. Nel 1958 raggiunse il villaggio di Namtù, nel North Shan State, e diede vita al primo distretto cristiano del villaggio di Pangmaichhiung, che serviva da base per la visita all’intero comprensorio. Nell’ottobre del 1966 però giunse l’ordine di lasciare il Paese per tutti i missionari giunti in Myanmar dopo la guerra….
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