Villa Riccardi, un’agonia che dura esattamente da 20 anni, risalgono infatti al luglio del 1998 i primi cedimenti interni che hanno portato lentamente la villa a rischia re di crollare su se stessa. Sul numero di Araberara del 4 agosto abbiamo raccontato del crollo di parte del tetto. A tenere la lunga ‘contabilità’ dei crolli della villa in questi anni è stato Mario Valente, ex vigile di Carobbio che ha fotografato l’interno della villa e racconta, passo dopo passo, il declino dell’ex sede estiva del vescovo di Bergamo.
“La villa ha manifestato i primi importanti cedimenti sin dalla seconda metà degli anni 90, se non ricordo male, tra il 95 e il 96 o lì appresso. A quel tempo il Comune intervenne in modo tempestivo con le opportune tecniche ingegneristiche imbragando e puntellando il suo fronte e il corpo centrale. Diversamente, la facciata sarebbe collassata portando sicuramente con sé anche altre parti significative del fabbricato e il suo tetto. Doveva essere un intervento tampone, per assicurare le strutture per pochi anni, forse 4 o 5 al massimo di collaudo, poi bisognava intervenire senza indugio e in modo definitivo; ne sono passati almeno 20 e nulla è stato fatto. Solo l’ex Sindaco Previtali Bortolino aveva provato a risolvere il problema, ma alla sua morte nel 2008, la villa è tornata nell’oblio.
Dai primi anni ’80 la villa ospitava la scuola media e il comune si dovette indebitare fortemente per realizzare la nuova svuola media di via Dante Alighieri proprio per liberare da questa incombenza la villa Riccardi chemostrava segni di cedimento, da allora la villa è rimasta lì ad attendere un intervento.
SU ARABERARA IN EDICOLA DALL’8 SETTEMBRE