CASAZZA – Colognola, il borgo che profuma di storia… “Ma qui non è rimasto più niente…”

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È una calda domenica di luglio, ma non una qualunque qui a Colognola, frazione di Casazza. Stanno infatti per concludersi i tre giorni di festa per il Santuario della Madonna del Monte Carmelo. Il nostro viaggio alla scoperta di questo minuscolo borgo che domina l’abitato di Casazza parte proprio dalla chiesa della Beata Vergine del Carmine. Incontriamo un anziano che all’ombra dei cipressi, seduto sulla panchina, sta prendendo una boccata d’aria e di… fumo. Tra le dita tiene la sua sigaretta ormai spenta e ci racconta come si vive qui.

Non sono originario di Colognola, ma abito qui dagli anni Sessanta, quindi la conosco bene. Cosa ti posso dire? È tutto molto tranquillo, come puoi vedere anche tu. Però non è rimasto niente, se ci serve qualcosa dobbiamo scendere in paese”. Il nostro cammino prosegue verso il cuore di questo piccolo gioiello che profuma di storia, ma di questo ne parliamo qualche riga più giù. Incrociamo lo sguardo di una signora di mezz’età. “Vedi, qui siamo in pochi, non credo arriveremo a 150 persone, una volta ci conoscevamo tutti, oggi le famiglie storiche sono poche e ci sono nuovi residenti. Se devo dirti la verità, non c’è molto senso di comunità. Quando si organizza qualcosa, quelle che partecipano di più sono più le persone che vengono da fuori e non quelle che vivono qui. L’ultimo esempio è proprio quello di questi giorni. Weekend di festa ed erano più le persone che venivano da fuori, ma qui ormai non c’è più lo spirito che si respirava in passato. Basta pensare che c’erano tre, quattro famiglie che si davano da fare per organizzare eventi anche nella torre medievale, dove c’era la mostra dei presepi… poi credo avessero litigato, ognuno è andato per la sua strada e non si è più fatto niente… peccato”.

Mi saluta con un sorriso che nasconde un velo di malinconia e prosegue il suo cammino. C’è un’altra signora che si affaccia alla porta di casa… “Non c’è più niente. Qui sotto, dove adesso c’è una residenza privata, una volta c’erano un’osteria e un piccolo negozio, mi ricordo che veniva gente da fuori a mangiare, ma una volta chiuso, non è più stato riaperto. Se vogliamo parlare della Festa del Santuario, beh, una volta era molto sentita”.

E davanti a me c’è la torre medievale, che attorno agli anni Ottanta è stata donata al Comune e in questi giorni ha aperto le sue porte per ospitare la mostra fotografica ‘Adolescere, l’adolescenza al femminile’, di una giovane proveniente dalla Bassa Valle Camonica, Ilenia Vielmi. La torre nasce tra il XIII e il XIV secolo ed è stata eretta molto probabilmente dalla famiglia Suardi, che a differenza di altre proprietà sul territorio, rimase proprietaria di edifici attorno alla torre anche dopo l’arrivo dei Veneti, che però li obbligarono ad abbassare la torre di un piano, cioè quello merlato ed è per questo che oggi la torre risulta con una copertura e non con una sommità merlata. Nasce come una struttura difensiva con delle mura appoggiate alla torre che oggi non ci sono più ma che rimangono elementi che definiscono l’aspetto difensivo, le feritoie a piano terra e una verso la via del Monte Carmelo….

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