CASAZZA – Il semaforo, le multe e la voce dei residenti: “Non possiamo spostarci altrimenti non riusciamo più a tornare a casa”

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La questione semaforo continua a tenere banco, i residenti si dividono, chi è d’accordo con le scelte dell’amministrazione guidata dal sindaco Sergio Zappella, chi invece non la pensa esattamente così e si sente prigioniero in… casa. Certo, le 85 multe comminate in poche ore in una domenica pomeriggio di inizio luglio a chi ha imboccato via Suardi per evitare le chilometriche colonne lungo la SS42 (l’accesso è consentito soltanto ai residenti), hanno fatto storcere il naso agli abitanti di Casazza e non solo.

Le colonne ci sono sempre state anche quando il semaforo veniva spento la domenica pomeriggio – commenta un cittadino -. Per il resto fanno bene a multare che non rispetta i divieti”.

Qualcuno invece aggiunge: “Anziché lasciar passare la gente nelle vie secondarie per smaltire il traffico fanno di tutto per impedirlo, in più il semaforo non viene nemmeno spento. Non sarà per tre ore la domenica che le macchine passano per vie secondarie. (…) Siamo noi della valle che non possiamo più spostarci altrimenti non riusciamo più a tornare a casa, assurdo”….

LA PAROLA AL COMITATO

“L’utilizzo delle vie laterali crea problemi di sicurezza, le migliorie al semaforo non bastano”

Una delle questioni su cui il Comitato Statale 42 Val Cavallina ha posto la sua attenzione è proprio quella relativa al semaforo, che ormai si trascina da tempo.

Abbiamo sicuramente apprezzato le migliorie che sono state apportate all’impianto semaforico – spiega il presidente Massimiliano Russo -, ma secondo il nostro punto di vista serve molto altro. In una domenica di inizio luglio il semaforo è stato disattivato e abbiamo notato che è andata meglio rispetto a quando è in funzione e non perché quel giorno ci fosse meno traffico. Il semaforo lampeggiante non permetterebbe ai pedoni di azionarlo per attraversare, ma crediamo che questo non porti comunque maggiore sicurezza…

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