Sono un cattolico di Casazza che non vuole essere irriverente nel sottoporre alle considerazioni della Curia di Bergamo talune vicende che la vedono coinvolta così come la comunità cattolica del paese. La nostra Parrocchia in questi giorni ha reso pubblica la programmazione di una serie di interventi sugli immobili di proprietà, oratorio, campo sportivo ecc., indubbiamente opportuni ed utili, con una spesa preventivata di alcune centinaia di migliaia di euro. Apprendo che il 20% dell’importo sarà a carico della Parrocchia, per un 40% si ricorrerà alle libere offerte della gente ed un altro 40% sarà coperto col ricorso ad un mutuo che avrà l’assenso della Curia di Bergamo; si auspica pure l’intervento del Comune, nel qual caso però le offerte non sarebbero libere ma “obbligate”. Come è noto, nel nostro paese pochi anni fa la Curia di Bergamo realizzò una casa di riposo: nell’occasione il Comune fece passare edificabili 25.000 metri quadrati di terreno agricolo già di proprietà della Curia e stipulò un contratto sottoscritto da Mons. Lucio Carminati, all’epoca economo della Curia, con cui da un lato il Comune rinunciava alla riscossione degli oneri di urbanizzazione, circa 100.000 euro e dall’altro la Curia si dichiarava disponibile, come contropartita, a predisporre in futuro, di concerto con il Comune…
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