Che senso ha un mega allevamento di (potenziali) 1750 maiali in una zona collinare sopra Casazza, dove il mangime, il foraggio e persino l’acqua non si trovano in loco e dovranno essere portati lassù con grandi camion? Questa domanda se la sono posta le numerose decine di persone che il 4 aprile hanno partecipato all’incontro organizzato da Legambiente Valcavallina e Valcalepio e Comitato NoIntensivi di Casazza. Un incontro al quale erano presenti anche alcuni amministratori comunali di Casazza e Gaverina. Da questa chiacchierata, durante la quale sono stati esposti i rischi per le persone e per l’ambiente di un allevamento come quello previsto in località Fontane di Leffe (non solo le puzze, ma emissioni di polveri sottili e gas che andranno ad aggiungersi alle emissioni delle migliaia di autoveicoli che passano ogni giorno sulla Statale della Val Cavallina) sono però nate due idee: fare una raccolta di firme per far sentire ‘a chi di dovere’ la voce della popolazione e modificare il Pgt di Casazza, inserendo divieti alla nascita di allevamenti intensivi.
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