CASAZZA – Myriam e il suo ‘Cuore di Donna’: “Era il 2009 quando il cancro mi ha colpita ma ho trovato l’antidoto alla sofferenza: si chiama Cuore di Donna”

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In poco tempo. Pochissimo tempo. Un tam tam di quelli che passano di cuore in cuore, mica per niente l’Associazione si chiama ‘Cuore di Donna’, decine di migliaia di donne col tumore al seno fanno gruppo, si fondono come in un’alba di meraviglia. Ogni anno ad ottobre, mese della prevenzione del cancro al seno, si torna a parlare di loro, ma qui, nel cuore di…Cuore di Donna, non ci si ferma mai nemmeno nel resto degli 11 mesi. Artefice di tutto questo è Myriam Pesenti, imprenditrice di Casazza, era il 2009 quando il cancro l’ha colpita: “Lui”, subdolo, ipocrita, silente mi ha attaccato alle spalle come solo un ‘maligno’ può fare. DOLORE interiore, PAURA e un po’ di RABBIA, scartate quasi subito dal mio essere forte e positiva, sempre. Così mi ha insegnato quel grande uomo che era mio padre. Anche per quest’insegnamento che ho ricevuto lo slogan adottato dalle donne in lotta contro il cancro COLPITA MA NON SCONFITTA, è stato ed è diventato anche il mio e il pensare positivo e propositivo mi ha aiutata a non identificarmi mai con il mio tumore, con il dolore, la paura e la rabbia, ma andare avanti e vedere oltre, perché nella vita niente è facile e nulla è impossibile. Quando me lo diagnosticarono, mio figlio Luca aveva 12 anni, il “malefico” non poteva prendere il sopravvento sulle nostre vite, sul nostro essere famiglia, un’adolescente per crescere ha bisogno della mamma mi dicevo, per questo non potevo far altro che “vedere” oltre la malattia e la devastazione del corpo e combattere. Oggi, attraverso questo percorso così particolare, pur senza aver dimenticato il dolore che ha invaso la mia mente nelle prime notti insonni della diagnosi, quel dolore che inutile nasconderlo ti resta un po’ addosso ma che ti aiuta anche a crescere, a migliorare e a migliorarti, provo gioia e benessere interiore, perché in me è aumentata sempre di più la forza di credere nei miei sogni e di realizzare i miei progetti”. Myriam non molla, anzi: “Non è stato facile, non è facile. Tante le volte che sono caduta perché il fisico non reggeva alla devastazione delle cure, però, anche se a fatica, mi sono sempre rialzata e mentre mi rialzavo a testa alta sfidavo gli eventi inevitabili che il cancro e una mastectomia ti portano.

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