Egregio Direttore, non mi sorprende affatto il poema che vi ha indirizzato il Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Val Cavallina quale replica, in modo forfettatario, a talune considerazioni mie e del Sig. Amintore Fusco.
Nonostante sia noto che quando ci si trova nelle sabbie mobili non convenga agitarsi, il punto toccato è troppo dolente per resistere alla tentazione di reagire in qualche modo e così, in puro stile politichese, anziché commentare con puntualità i fatti negandone l’esistenza o ridimensionandone la portata, si tenta di screditare in modo rozzo e scomposto chi esprime il proprio parere e la propria legittima indignazione….
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