I genitori degli alunni di Casazza da una parte e la dirigente Maria Antonia Savio dall’altra, un rapporto sul quale c’è un’antica ruggine che è precedente allo scontro sul premio giornalistico nazionale e che ha già portato a conseguenze serie con i genitori che hanno chiesto all’ufficio scolastico regionale un’ispezione che è stata effettuata nel mese di marzo. Tutto sembra nascere da alcuni genitori scontenti delle modalità di gestione dell’istituto scolastico da parte del dirigente, genitori che sono arrivati a chiedere un intervento degli ispettori giunti a Casazza propri per verificare le lamentele ricevute. A certificare quanto detto è la stessa dirigente Maria Antonia Savio che ha scritto una lettera ai genitori del consiglio d’istituto guidato da Ettore Cambianica. “A seguito di lettera di lamentele indirizzata da un gruppo di genitori dell’istituto al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Lombardia, è stata disposta una visita ispettiva per accertare la fondatezza delle lagnanze mosse e verificare l’andamento complessivo dell’istituto. Nell’ambito di tale visita, l’ispettore Emanuele Contu incontrerà i genitori del consiglio d’istituto presso il plesso della scuola secondaria di Casazza alle 18 del giorno 15 marzo 2017, per raccogliere ogni informazione utile e condurre le verifiche del caso”. E la dirigente Savio nella lettera inviata al consiglio d’istituto invita praticamente i genitori a inviare altre eventuali segnalazioni all’ispettore. “Come da richiesta dell’ispettore si comunica il suo indirizzo mail emanuele.contu@istruzione.itche potrà essere utilizzato per inviare eventuali comunicazioni anche di natura riservata sia da parte dei componenti del consiglio d’Istituto, sia da parte dei genitori dell’Istituto”. Questa lettera, spedita il 10 marzo fa il punto della situazione alla quale ora seguirà il rapporto dell’ispettore sulla questione e su eventuali archiviazioni o nuove indagini sulla dirigente Savio.
I ragazzi dell’istituto comprensivo di Casazza vincono il primo premio al concorso ‘Giornalisti per un giorno, tutti contenti? Per niente, la vittoria al concorso ha scatenato una guerra intestina all’interno dell’istituto comprensivo con i genitori da una parte e la dirigente Maria Antonia Savio dall’altra. Una frattura che si è appena aperta e che avrà dei risvolti certi nei prossimi giorni, dopo aver smaltito arrabbiature, colombe e uova di pasqua ma che di fatto rappresenta una nuova crepa, e bella grossa, nei rapporti tra dirigenza e genitori. Per capire l’intricata vicenda che si è venuta a creare bisogna andare allo scorso anno quando la quinta, che oggi è ovviamente in prima media, ha partecipato al concorso ‘Giornalisti per un giorno’. I ragazzi fanno il loro elaborato e a novembre arriva la bella notizia, hanno vinto il primo premio da ritirare a Chianciano e qui iniziano i problemi tra genitori e dirigenza. “Il primo punto – spiega un genitore – sta nel fatto che nessuno dei genitori ha saputo nulla del premio, e neppure i bambini che lo hanno vinto. Abbiamo saputo del premio solo a marzo durante un consiglio di classe dove è emersa la notizia che c’era da ritirare il premio a Chianciano. Allora noi genitori abbiamo iniziato ad organizzare il viaggio chiedendo dei preventivi alle varie società di trasporto, tutto bene fino a quando si è posto il problema di accompagnare i ragazzi, che hanno vinto il premio alle scuole elementari ma che ora frequentano le scuole medie. I professori delle medie hanno declinato l’invito ad accompagnare i ragazzi a ritirare il premio, allora abbiamo chiesto alla maestra che aveva seguito il progetto di accompagnare i ragazzi. Qui è entrata in gioco la dirigente Savio visto che alla maestra dovevano essere date le ferie. La maestra ha tardato a mandare la domanda, che comunque è arrivata alla dirigente, e la dirigente alla fine non ha dato le ferie alla maestra. Bisogna anche dire che tra le due non è mai corso buon sangue e alla fine a rimetterci sono stati i genitori e gli alunni”. Lo scontro si è acuito quando si è palesata una terza soluzione che ha portato ad uno scontro vero e proprio tra la Savio e i genitori. “Si è poi palesata una soluzione, far accompagnare i ragazzi a Maria Antonia Savio, lei aveva dato il suo consenso ma i genitori si sono rifiutati minacciando di buttar giù dall’autobus la dirigente. Da qui è scattata anche una raccolta firme dei genitori per chiedere alla dirigente di dare le ferie alla maestra ma nulla, tutto è finito nel vuoto”. Così alle famiglie non è rimasta che percorrere una strada autonoma e staccata dalle scelte dell’Istituto scolastico: “Alla fine i genitori hanno deciso di andare da soli a ritirate il premio a Chianciano, un riconoscimento importante, senza l’avallo della scuola”. Ma sulla vicenda la parola fine deve essere ancora finita e qualcuno preannuncia già importanti novità nelle prossime settimane.
I trascorsi della Savio