“Penso che il documento e l’azione di protesta dovrebbe servire soprattutto come provocazione per chi di dovere – dice Maria Giulia Madaschi, responsabile generale della RSA “Martino Zanchi”- E’ chiaro che il 2020 è stato un anno difficile per tutti perché tutti hanno dovuto lasciare obbligatoriamente vuoti un certo quantitativo di posti-letto…. Speravamo nei ristori promessi dalla Regione, speranza anch’essa finora disattesa, per cui certamente si fa fatica, dal momento che i costi di gestione sono rimasti uguali a fronte delle minori entrate. C’è da sperare che la protesta dell’associazione delle RSA abbia un’eco importante in Regione…Per quanto riguarda il bilancio, i termini della sua predisposizione sono stati prorogati e slitteranno probabilmente al 30 giugno se non addirittura a fine ottobre prossimi; e finché arriveranno i soldi promessi da ATS non siamo in grado di fare previsioni attendibili. Tuttavia noi ora siamo a pieno ritmo, nel senso che abbiamo 94 posti occupati e ‘solo’ 4 vuoti, insomma, come si dice, ‘noi speriamo che ce la caviamo’….”.
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