CASNIGO – Arrestato l’imprenditore Francesco Barachetti: ecco le carte dell’inchiesta, giri di denaro, compravendite. L’accusa di peculato ed emissioni di fatture false

0
2405

L’imprenditore Francesco Barachetti è stato arrestato e ora è ai domiciliari in quella che è l’inchiesta sul caso Lombardia Film Commission. La misura cautelare è stata eseguita dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf nell’indagine dell’aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi. E’ accusato di concorso in peculato ed emissione di false fatture nella vicenda della vendita del capannone di Cormano a prezzo gonfiato. L’imprenditore dagli atti dell’indagine risulta vicino alla Lega. Già arrestati, tra gli altri, nei mesi scorsi Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, revisori contabili per il Carroccio in Parlamento.

L’imprenditore Francesco Barachetti, elettricista e titolare della Barachetti service srl, impresa edile, era già indagato per peculato nel caso LFC e i pm, in uno degli atti dell’indagine, lo hanno definito “personaggio legato a Di Rubba e Manzoni”, due dei commercialisti arrestati, e “più in generale al mondo della Lega”. E’ stato arrestato su disposizione del gip Giulio Fanales e come esigenza cautelare è stato indicato il pericolo di reiterazione del reato. Da un’annotazione della Gdf, è emerso che parte degli 800mila euro della presunta vendita gonfiata del capannone per la LFC, ossia 390mila euro, sono passati proprio per la Barachetti service (arrivati da Andromeda srl e attraverso Eco srl). Barachetti formalmente si occupò della ristrutturazione del capannone, ma i magistrati gli hanno contestato adesso anche l’emissione di false fatture per operazioni inesistenti. Barachetti avrebbe impiegato, tra l’altro, 45mila euro per acquistare “rubli russi”, che sarebbero serviti per un’operazione immobiliare a San Pietroburgo. Da segnalazioni di Bankitalia risulta che Barachetti (negli atti si parla anche della moglie russa, socia e non indagata, Tatiana Andreeva) avrebbe ottenuto dalla Lega o da entità collegate, come la Pontida Fin, oltre 2 milioni di euro negli ultimi anni. E in una recente informativa della Gdf emergono elementi che dimostrerebbero che i contabili della Lega lavoravano all’operazione, assieme all’imprenditore Barachetti, da quasi 13 mesi prima della vendita effettiva, che risale al dicembre 2017. Intanto, il presunto prestanome Luca Sostegni (fermato a luglio) e l’altro commercialista arrestato Michele Scillieri stanno collaborando coi pm, il primo ormai da settimane….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 NOVEMBRE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui