CASNIGO – Quel ‘Centro sportivo consortile’ che viene rimandato di anno in anno…e la polemica sul mezzo rotto per la neve…

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Mercoledì 30 dicembre è la data ultima per convocare l’ultimo consiglio comunale dell’anno. A Casnigo, come in diversi molti altri comuni, ci si ritrova in streaming. Bisogna adempiere agli ultimi atti nei termini dell’anno solare, fra i quali la ricognizione sulle società partecipate. Fra i dieci comuni della media valle Seriana il tema caldo è legato al “Centro sportivo consortile”, che sorge proprio sul territorio del comune di Casnigo ed è frutto del lascito di Pietro Radici, capostipite della gloriosa famiglia Leffese. In gioco c’è il mantenimento dell’attuale forma societaria (Spa) che secondo le nuove disposizioni dovrebbe trasformarsi in un altro tipo di ente. Ogni anno si proroga e si passa all’anno successivo. E poi c’è la questione della vendita dei due depuratori (Casnigo e Ranica) ad Uniacque, con la conseguente cessazione della società “Consorzio territorio ed ambiente spa”. Temi caldi di cui però nel consiglio comunale di Casnigo si parla poco.  È un semplice atto formale, di fine anno, ma di una questione che scotta. E così il consiglio scorre via fino all’ultimo punto, senza grandi sussulti, finché il Sindaco richiama alcuni consiglieri (di minoranza) colpevoli di non giustificare le proprie assenze. Non è un punto all’ordine del giorno, ma uno di quegli argomenti delle “varie ed eventuali”. E in tutta risposta arriva come “eventuale” anche l’appunto di un consigliere di minoranza che richiama l’amministrazione rispetto ad un poco efficace servizio di pulizia strada nella nevicata del 28 dicembre….

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