“Dopo due anni di isolamento e di incontri virtuali, c’è l’esigenza, oggi più che mai, di tornare ad incontrarci di persona. Proprio per questo chiedo ed invito chiunque –senza nessuna discriminazione riguardo alle proprie scelte sanitarie e non solo sanitarie – all’incontro che si terrà presso i giardini pubblici, allo scopo di iniziare ancora a coltivare relazioni umane indirizzate verso una rifondazione dei valori costituzionali e dei diritti fondamentali dell’umanità”. Questo l’appello che era arrivato sui social da parte del casnighese Siro Rossi ed ha trovato risposta nella quarantina di persone che si sono ritrovate nel pomeriggio di sabato 12: persone in gran parte della Valgandino, ma anche della media e dell’alta Valle, di ogni età e di ogni estrazione sociale: “Riunire le persone, creare nuove amicizie, promuovere relazioni sociali fra coloro hanno scelto di vivere una sana e vecchia normalità fatta di rapporti sociali, condivisione, contatti, sorrisi e vita insieme, credendo nella libertà e nell’autodeterminazione e ritenendo che “non ha senso smettere di vivere per paura di morire”; non sottostare alle imposizioni ed ai ricatti di un sistema che ci vuole muti e sottomessi; fare rete contro la solitudine e la depressione; prepararsi alla crisi economica ormai dietro l’angolo ed organizzare l’aiuto alle molte vittime che ha già fatto e che farà costituendo anche gruppi di mutuo aiuto…
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