9.200.000 euro. Questo l’importo dei terreni per acquistare 75.000 metri quadri. 800 mila euro la cifra dell’accordo di ristrutturazione dei debiti che è a carico dell’acquirente. 300 dipendenti, il numero stimato nel documento allegato al contratto preliminare. Sono i numeri di quello che dovrebbe essere l’accordo che cambierà il volto di Castelli Calepio e…anche la viabilità, visto che nel ‘pacchetto’ è compresa anche l’attesa variante. Il sindaco Giovanni Benini, in ospedale per la riabilitazione dopo un intervento al cuore per una volta però sta con i piedi di piombo: “Il centro commerciale fino a quando non torno dall’ospedale rimane lì e non se ne parla. Certo che ho le idee chiare, ma io parlo quanto tutto è fatto e parlerò a breve. E credo che ci saranno sorprese perché con il recovery fund probabilmente arriverà un finanziamento europeo”. Intanto però anche la minoranza prende posizione e lo fa con un duro attacco al centro commerciale.
INTERVENTO
“No al centro commerciale, ce ne sono già troppi, giova al privato che vende i terreni, alla società e a questa amministrazione. Solo traffico e inquinamento”
Lo avevamo già scritto nel programma di lista depositato per le elezioni comunali del 2019: consideriamo l’ipotesi del centro commerciale, sull’area dell’ex fonderia di Quintano, una scelta fuori contesto, in contrasto con le esigenze del nostro tempo e che soffocherebbe definitivamente le imprese commerciali locali di Castelli Calepio e in particolare delle frazioni di Cividino e Quintano. Le proporzioni dell’opera (area di intervento pari a circa 75.000 mq., superficie lorda di pavimento di circa 23.500 mq., struttura di vendita di 14.950 mq.) risultano fuori scala rispetto alle reali necessità locali, peraltro mai indagate in alcun documento del Piano di Insediamento. Questo pensavamo e questo continuiamo a pensare.
Ma entriamo più in dettaglio:
1) Nel raggio di 10 km., in particolare a Grumello del Monte ed a Palazzolo s/O (per citare solo due comuni immediatamente confinanti con Quintano) esistono già più di una decina di centri per la grande distribuzione. Qualche castellese ritiene seriamente di non disporre di un’offerta sufficiente, di averne bisogno di un altro? Crediamo proprio di no.
2) A chi giova, allora, se non risponde ai bisogni dei cittadini di Castelli Calepio, la realizzazione dell’ennesimo centro commerciale che attirerà centinaia di veicoli al giorno? E’ semplice, giova al privato che venderà i terreni, giova alla società che realizzerà il centro e giova all’amministrazione comunale che incasserà somme significative legate agli oneri di urbanizzazione. Il fatto che giovi all’amministrazione comunale non significa, in automatico, che giovi ai cittadini.
3) Tutto questo, se si verificherà, comporterà dei costi pesantissimi per la qualità di vita dei castellesi e, in particolare, per i bambini: si verificherà un incremento esponenziale sia del traffico veicolare che dell’inquinamento da esso prodotto, in una zona dove siamo già oppressi, da questo punto di vista, per l’immediata vicinanza dell’autostrada e della linea aerea per Orio al Serio. Ma davvero non siamo più in grado di fermarci? Davvero riteniamo che possiamo infliggere all’ambiente qualsiasi ferita, senza alcun criterio razionale, pensando di non pagarne – come in questo caso – le immediate conseguenze?…
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