CASTELLI CALEPIO – Adriano Pagani: “Ho trovato un organico sguarnito, sono scappati tutti. Benini? Gestione ‘mascellare’. Riaccendiamo il semaforo, dialogo coi cittadini e niente promesse miracolose”

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Adriano Pagani è in Comune, come tutte le mattine o quasi da quell’8 giugno di quasi sei mesi fa. Sulla scrivania tante cose da fare per un paese di quasi 10.400 abitanti: “Diventare sindaco è stato un passo importante nella mia vita, compirò 70 anni a marzo, non ho mai amministrato prima d’ora, sono stato segretario locale del PD ma in amministrazione non ero mai stato. Però mi sono buttato a capofitto in quest’avventura, amo Castelli Calepio. Da subito mi sono accorto del totale distacco della gente con la macchina comunale, una disillusione amministrativa che si era creata con questi ultimi anni di gestione comunale. Ho cercato subito di riattivare il dialogo con la gente, con la popolazione. Il Comune è dei cittadini e senza dialogo non si va da nessuna parte. Quando sono arrivato qui mancava il personale, completamente sguarnito, se ne erano andati via tutti, per rimettere in funzione la macchina bisogna avere il personale e ora stiamo ripartendo. La polizia locale per esempio era completamente sguarnita, il comandante dei vigili è rimasto solo per un anno a gestire un Comune di più di 10.000 abitanti. Sulle nostre strade ormai si sentivano quasi tutti liberi di fare quello che volevano”.

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