Giovanni Benini. Sindaco di Castelli Calepio. Uomo di destra. Che non l’ha mai smentito. Anzi, semmai l’ha sbandierato come un vanto. Di quelli da andarne orgogliosi. Sempre e comunque.
Qualsiasi cosa succeda. Che sotto la camicia porta una medaglia nella catenina con l’effige di Mussolini ‘Me l’ha regalata donna Rachele anni fa’, la tiene rigorosamente sotto la camicia: “Che se la vedono mi danno del fascista”. E con Benini succede quello che non ti aspetti. E cioè che in un anno da sindaco ha dato la cittadinanza a 35 cittadini stranieri, un record per la zona. E nei giorni scorsi Benini insieme ad altri sindaci della zona ha incontrato il Prefetto, si è parlato naturalmente anche di immigrazione e chi si aspettava (cioè tutti) che Benini (sindaco di una lista di centro destra e Lega) se la prendesse con immigrati e profughi si è sbagliato di grosso: “L’ho detto anche al Prefetto noi a Castelli di problemi non ne abbiamo, anche gli italiani litigano fra loro ogni tanto, non solo gli extracomunitari, anzi, quelli che vivono qui da noi lavorano tutti, e grazie a loro le aziende sono aperte e funzionano, se dovessero andarsene le aziende chiudono in poco tempo. Troppo comodo generalizzare, io qui di delinquenti non ne vedo, ho dato la cittadinanza a 35 persone, tutte lavorano e tutte parlano italiano. Perché dovrei lamentarmi se non c’è niente di cui lamentarsi?”. (…)
SU ARABERARA IN EDICOLA PAG. 36