C’è una linea di sole che aspetta.
Ogni mattina è dietro alla mia finestra.
Scalpita, bussa, vuole entrare a fare colazione con me.
“Sei sicura, anche oggi vuoi entrare? Non preferisci
restare fuori a giocare con la primavera?”
Nulla, non risponde nemmeno, non risponde mai.
Apro ed entra.
È bellissima.
Sullo yogurt, sul caffè, sulle mani.
Attraversa tutto il tavolo
e sembra rimbalzare sul muro.
È una grande compagnia.
Credo stia dicendo che mi vuole bene.
Credo sia per correggere
con semplicità le mancanze più complicate.
Rimane in silenzio, rimango in silenzio.
Provo a prenderla ma è impossibile.
Sorrido.
Le chiedo scusa, lei si sposta ancora un po’
e scivola via, chissà dove.
A domani. Sei tu. Per sempre.