Cosa c’è dietro la Castelli Calepio Retail? La domanda circola dappertutto. Passano i giorni e il sindaco Giovanni Benini sta perdendo l’ottimismo, quello che sembrava un accordo già fatto rischia di saltare. Il centro commerciale a Quintano non sembra poi così sicuro, anzi, il silenzio dei proponenti comincia a sembrare una fuga.
Sulla carta sembrava tutto fatto, incontri, accordi, convenzione scritta, poi che è successo? La convenzione viene analizzata dal sindaco Giovanni Benini e dai suoi che non la firmano ma ne chiedono la modifica: “C’erano alcuni aspetti che non andavano bene, abbiamo chiesto delle modifiche, sembrava una formalità e invece non se ne è fatto più niente”. La minoranza guidata da Massimiliano Chiari non ci sta e ricostruisce la questione: “E’ evidente, innanzitutto, che il sindaco NON ha risposto a nessuna delle 4 puntuali domande che abbiamo posto nelle interrogazioni in consiglio comunale, si è limitato a dire che durante una riunione avvenuta il 25/07/2019 con il soggetto proponente (Castelli Calepio Retail Park) l’amministrazione si sarebbe dichiarata verbalmente insoddisfatta della proposta di accordo di programma depositata agli atti in data 11/07/2019 da Castelli Calepio Retail Park. Molto strano – spiega Chiari – se l’amministrazione, come ha detto il sindaco, il 25/07/2019 ha comunicato alla società la propria insoddisfazione per la proposta formulata, perché il sindaco – in date successive – dichiara alla stampa l’esatto contrario, e cioè che il nuovo centro commerciale ‘in un anno e mezzo sarà pronto’ e che in cambio ‘avremo per l’80% la famosa bretella della variante della sp 91 di Tagliuno, insomma, ci verrà pagata per l’80%’ (Araberara del 09/08/2019), ed ancora, ‘Se incassiamo tre milioni da questa operazione, ci siamo: i restanti fondi che ci servono per la bretella, fra i due e i tre milioni, li recuperiamo con mutui e bandi’ (L’Eco di Bergamo del 10/08/2019)?…
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