Il Comune di Castione della Presolana ha messo in evidenza le difficoltà dovute all’iter procedurale imposto dalle normative per quanto riguarda la ristrutturazione delle scuole secondarie di primo grado, opera che richiede un investimento complessivo di 1.730.000 euro e per cui è stato ottenuto un cospicuo finanziamento da parte dello Stato.
«Il Comune è convenzionato con la Centrale Unica di Committenza della Provincia di Brescia, che segue per Legge – e a pagamento – tutte le fasi della gara. Si è optato – si legge nel comunicato – per un Bando di gara a procedure aperta che è stato pubblicato in data 15 febbraio 2018. Sono venute in sopralluogo per visionare i lavori da eseguire una ventina di imprese. Di queste venti Imprese, quattro hanno partecipato alla gara con offerte di sconto sui lavori che andavano dal 27,21% allo 0,50%. L’impresa vincitrice, ha rinunciato ad eseguire i lavori in data 6 marzo 2018. La seconda impresa ha rinunciato in data 24 marzo 2018. La terza impresa ha rinunciato in data 20 aprile 2018.
L’ultima impresa ha rinunciato in data 22 giugno 2018. La presa in giro è evidente. Così come è evidente il danno per il Comune: dobbiamo rifare (a pagare nuovamente alla CUC di Brescia) la procedura di gara, con tutti i tempi di realizzazione dell’opera sballati. Un conto era svolgerli in gran parte durante il periodo di vacanze scolastiche, un altro con gli alunni che sono a lezione. Ma la beffa è ancor più amara: le poche migliaia di euro che le quattro imprese pagano come penale (sottolineo: le poche migliaia di euro) rimangono alla CUC di Brescia. Cornuti e mazziati. E tutto questo grazie al Nuovo Codice degli Appalti, alle varie Linee Guida che dicono tutto e il contrario di tutto e che hanno il solo risultato di non far mai partire i lavori pubblici».