Una rapina finita in tragedia. In Africa. E in poche ore la notizia è arrivata anche nella sua terra d’origine, dove tornava spesso per far visita ai parenti. Daniele Ferrari, 52 anni, era originario di Castione della Presolana ma era un imprenditore di successo in Namibia, precisamente a Windhoek, dove viveva insieme alla moglie, la madre e la sorella Gloria, che per un periodo è stata impiegata all’ambasciata italiana a Pretoria, in Sudafrica.
Secondo le prime indagini condotte dalla polizia locale, Ferrari sarebbe stato pugnalato a morte dai suoi rapinatori, mentre stava passeggiando con i suoi cani vicino alla diga Avis, una zona tranquilla della città, come era solito fare dopo aver finito la giornata di lavoro. Dalle ricostruzioni sembrerebbe che l’imprenditore sia stato colto di sorpresa da due persone vestite di nero che, armate di coltelli e machete, l’hanno seguito e una volta lontano dagli sguardi indiscreti, gli hanno rubato il cellulare e poi pugnalato…
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