lA STORIA – CASTIONE DELLA PRESOLANA E FINO DEL MONTE Kevin, il bambino autistico che la scuola non vuole più

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Kevin sta giocando a pallone. Francesca, la sua mamma, intanto racconta, racconta una storia di quelle che sembrano uscire da un romanzo che non avresti mai voglia di leggere ma che poi prendono i connotati di una realtà che sa di pugno in faccia, che ti mette davanti un mondo in bianco e nero, di quelli che fanno venire rabbia e brividi. Kevin è nato nel 2007, ha finito la quarta elementare, di cognome fa Tomasoni e vive a Castione con mamma Francesca, che di cognome fa Filosofi. “Kevin è nato 10 anni fa, all’asilo nessun problema, era solo un po’ più avanti degli altri bimbi in alcuni campi, aveva un apprendimento precoce, in prima elementare ci arriva con un giudizio di un bimbo riservato ma che sa già leggere e scrivere qualche parola. I primi giorni tutto bene, poi dopo una settimana ricevo una telefonata dalle insegnanti, io in quel periodo avevo due attività a Boario, mi dicono di andare a scuola perché Kevin è ingestibile, non capisco, mi precipito a scuola e lì, quel giorno, comincia il mio calvario”.

Intanto Francesca le due attività le ha chiuse, il suo tempo è tutto per Kevin: “Quando sono arrivata a scuola ho trovato Kevin fuori di sé, gli occhi sbarrati, correva per la classe, era confuso, continuava a ripetermi che non aveva fatto niente. Non capivo. I primi giorni non era successo niente, aveva studiato l’ambiente, si sentiva bene, in classe con lui c’erano alcuni compagni che aveva dall’asilo, insomma, sembrava andare tutto bene. E la reazione sembrava insensata, al momento l’ho sgridato, gli ho chiesto cosa stesse facendo, che a scuola doveva starci, poi vado a casa ma gli episodi si ripetono sempre più frequenti”.

Francesca capisce che qualcosa non va: “Chiedo un appuntamento a una psicologa, mi suggerisce un ricovero in un centro specialistico per capire bene cosa c’è che non funziona. I tempi sono lunghi ma il giorno del mio compleanno, l’11 novembre, mi chiamano per dirmi che si è liberato un posto, ok, parto, penso a un day hospital e invece una volta là scopro che il ricovero è di una settimana, mi sono sentita persa ma va beh, volevo arrivare sino in fondo e capire, sono rimasta con Kevin per una settimana dove gli hanno fatto tutti gli esami possibili, quiz comportamentali, valutazioni, visite mediche, encefalogramma, qualsiasi cosa, poi il 19 novembre la diagnosi: autismo. Mi crolla il mondo addosso”. ..

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