Guerino Lorini
È grazie a un gruppo di persone particolarmente motivate che sessant’anni fa ha saputo trasformare un sogno in una delle stazioni di sport invernali tra le più importanti della Lombardia. Tutto ebbe inizio quando gli associati dell’allora “Circolo Amici della Presolana”, ammirando il grande panettone bianco che si staglia all’orizzonte, decisero che il Pora era la montagna su cui far nascere un nuovo centro sciistico da affiancare a quello della Passo della Presolana. E fu così che nel 1964, dopo mesi di incontri, idee e proposte, i soci del Circolo, riconoscendo le capacità professionali del dottor Giorgio Razza, milanese, all’unanimità gli affidarono l’incarico di predisporre il piano di sviluppo sciistico del Pora e la relativa Società di gestione. Tra i padri costituenti figurano: l’ing. Carlo Garbato, il dott. Walter Dickman, l’ing. Camillo Invernizzi, il dott. Gramegna, l’arch. Gianni Saibene ed il prof. Aurelio Stocchi.
Il sostegno del sindaco Giovanni Battista Regalia
Determinante fu l’apporto dell’allora sindaco di Castione, milanese d’origine, ing. Giovanni Battista Regalia, il quale, avendo compreso i benefici economici turistici e occupazionali che l’iniziativa avrebbe portato sul territorio, si schierò fin da subito sostenendo il progetto in tutte quelle forme che gli derivavano dalla posizione di primo cittadino che aveva sempre avuto in cuore il bene della comunità castionese. Quello di Giorgo Razza fu un progetto dettagliato e convincente a tal punto che nel giro di poche settimane raccolse l’adesione di ben 935 azionisti facenti parte del Circolo amici della Presolana, di cui: 400 persone residenti e 535 tra villeggianti e proprietari di seconde case.
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