“Ho cominciato con il compleanno di mia bimba, gli ho fatto un cubo Rubik da smontare, è nato tutto così”. Giordano Tomasoni in questi giorni è al lavoro, tra mercatini e feste, e quando stacca si chiude nel suo laboratorio e lavora sino a tarda sera. Ma guai a digli ‘lavora’: “Perché nemmeno mi accorgo del tempo che passa, non so nemmeno che ora è, modellare il legno mi fa star bene”. Giordano mostra alcuni suoi lavori, un panda da smontare e montare come un puzzle, lanterne, oggetti che incantano. Giordano che tutti conoscono per la sua storia che ha raccontato in un libro, una storia di rinascita dopo un …tentativo di suicidio. Già, rinascere dopo aver tentato di suicidarsi. Giordano quella storia l’ha raccontata, la disperazione, la solitudine, la depressione, il salto nel vuoto, la rinascita, su una sedia a rotelle ma col cuore e la testa libera, finalmente, da tutto e da tutti. Ed è ripartito. Giordano ha cominciato a correre, sulla handbike ha vinto tanto, anche il Giro d’Italia, gare internazionali e capitava spesso di incrociarlo sulle strade della nostra zona mentre si allenava tra vento, cielo e asfalto. In mezzo a tutto questo convegni e incontri per raccontare e testimoniare che si può sempre ripartire…
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