CASTIONE – INTERVENTO – Le scelte (opposte) di Parroco e Sindaco su scuole e servizi

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Ho letto il confronto a distanza tra sindaco e parroco comparso sugli ultimi due numeri di Araberara a proposito di una futura unica scuola materna parrocchiale a Bratto e della scelta di chiudere la struttura di Castione. Alla base vi è una contrazione notevolissima delle nascite, con la conseguenza che le strutture educative realizzate negli anni del boom demografico, ora si rivelano di gran lunga sovrabbondanti rispetto al fabbisogno.

Tutto questo pone il problema di quali edifici mantenere aperti e di come riutilizzare e riconvertire gli edifici non più in uso.

Fino a qualche decennio fa, in fase di piena espansione, si è ragionato secondo la logica del comune uno e trino, vale a dire un unico comune ma con tre sedi per ogni funzione (cimitero, cinema, scuola elementare ecc). Oggi ovviamente non può più essere così e i rigidi e dogmatici criteri di assegnazione devono lasciare il passo alla opportunità e alla scelta più conveniente, ragionando soprattutto in prospettiva.

Nel caso della scuola dell’infanzia la scelta è già stata sostenuta, a dispetto del sindaco, anche dai genitori che hanno iscritto in grandissima parte i bambini a Bratto e che si sono trovati in piena sintonia con il parroco.

Nel caso della scuola elementare, quando si arriverà a accorpare in una sola scuola gli alunni, si dovrà tener conto del fatto che quella di Castione è stata recentemente ristrutturata e messa a norma…

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 1 APRILE

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