Don Stefano Pellegrini è il nuovo moderatore di una delle due fraternità presbiterali che stanno nella CET dell’alta Val Seriana. La nomina è arrivata nei giorni scorsi, diventerà effettiva da settembre e si aggiunge agli impegni che già il sacerdote ha nell’Unità pastorale della Presolana. Parroco di Castione dal 2013, di Dorga dal 2014 e di Bratto dal 2015, ora acquista questo nuovo ruolo, che nasce tre anni fa nel contesto della riforma della struttura della Diocesi di Bergamo.
“La figura del moderatore è recente – spiega don Stefano –. Nasce nel solco della riforma dell’architettura della Diocesi: da una parte la nascita della Comunità Ecclesiali Territoriali per il raccordo tra istituzioni civili e parrocchie e il maggior riconoscimento del ruolo dei laici nella Chiesa, dall’altra l’istituzione delle fraternità presbiterali come luogo di relazione, formazione e dialogo tra i sacerdoti. La figura del moderatore, nominato dal Vescovo per cinque anni, convoca e presiede gli incontri della fraternità, cura i sacerdoti in difficoltà o anziani, visita ogni due anni le parrocchie, incontrando sacerdoti, consigli pastorali e fabbricieri, fa da collegamento tra la Curia, i sacerdoti e la comunità ecclesiale”.
Don Stefano sarà moderatore della fraternità 1 della CET 2. “Comprende le 18 parrocchie dalle Fiorine a salire fino alla Val di Scalve da una parte e a Cerete dall’altra: in tutto 25 mila abitanti”.
Uno dei primi impegni importanti sarà all’inizio del prossimo anno. “La prossima primavera il Vescovo sarà in mezzo a noi per il suo pellegrinaggio pastorale: ha cominciato a febbraio a far visita a tutte le parrocchie della Diocesi, partendo dalle Valle Imagna, e dal 4 marzo al 6 aprile 2022 sarà in mezzo a noi. In ogni singola parrocchia celebrerà la Messa, incontrerà gli operatori pastorali, guiderà il rosario, farà visita ad una realtà significativa scelta dai consigli pastorali o dalle equipe pastorali, e terrà udienza con i sacerdoti e le equipe delle Unità pastorali”.
Cosa comporta concretamente l’impegno di moderatore? “Sono quattro incontri l’anno a Bergamo nel consiglio presbiterale diocesano, gli incontri mensili sul territorio, la sostituzione dei parroci laddove fossero impossibilitati per qualsiasi ragione, la possibilità di amministrare le Cresime per conto del Vescovo”. In aggiunta a quelli da parroco. “Nel caso mio personale la responsabilità di queste tre parrocchie, Castione, Bratto e Dorga, con l’aiuto di don Gianpaolo Baldi. Quest’estate avremo con noi un prete che arriva da Roma, a partire da metà luglio, e garantiremo la celebrazione festiva anche in quella porzione della parrocchia di Angolo (diocesi di Brescia) che insiste sul colle Vareno, con la chiesa della Sacra famiglia”.
L’incarico di moderatore inizierà dal 1° settembre, quando don Mauro Bassanelli diventerà parroco di Zogno. “Qualcuno mi chiede come faccio a fare tutto. A Castione, Bratto e Dorga siamo passati in pochi anni da tre sacerdoti più un residente ad un sacerdote più un residente. Rispondo che non faccio tutto: faccio quello che, con tanti laici, possiamo fare per il meglio della comunità.
L’Unità pastorale ci ha regalato l’opportunità di costruire cammini condivisi, di superare localismi fuori tempo, di mettere in comune intelligenze e risorse”.
L’impegno richiesto, comunque, non è poco. “È faticoso, certo, ma come dice san Paolo siamo collaboratori del Signore, dove collaboratori indica il lavoro e la fatica fatti insieme, a servizio del Regno”….
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