In paese non si capisce bene cosa sia successo per indurre due assessori e due consiglieri a mettersi sull’Aventino. E non ci sarà un Menenio Agrippa (quello dell’apologo sullo stomaco e le membra) capace di convincerli a tornare all’ovile della maggioranza. Anzi, le cose stanno volgendo al peggio, alle dimissioni della consigliere Simona Finetti sembra che stiano per aggiungersene altre. Se “altre” è aggettivo indefinito, questa crisi minaccia di essere… finita. In quasi niente. A meno che…
A meno che appunto non ci siano altre dimissioni. Intanto il braccio di ferro fotografa la novità della nascita di un gruppo consigliare misto che si pone all’opposizione aspettando che il cadavere (in senso amministrativo, per carità!) del sindaco passi sul fiume.
La strana secessione di due assessori (i due Fabi: Fabio Migliorati e Fabio Ferrari) tra loro distanti per scelte politiche (Migliorati è lontanissimo dalla Lega di Ferrari) insospettisce. Fosse solo la componente leghista ad andarsene il sindaco Angelo Migliorati potrebbe cavalcare la favola del poltronismo, della serie “vogliono piantare una bandierina, diventare sindaci loro”. Difficile sostenerlo per entrambi e per ragioni diverse. Fabio Migliorati è un ex democristiano che non ha mai sgomitato in vita sua, chi lo conosce non può dubitarne. E non bisogna fare sforzi per sapere che Fabio Ferrari politicamente ha un ruolo che va oltre i confini castionesi, oltre al fatto di avere un’attività professionale impegnativa. Ai due si sommano due altri consiglieri, Nicola Ferrari ed Evelin Sozzi, al netto delle dimissioni di Simona Finetti e quelle annunciate ma non ufficializzate. Cosa sia la ragione della frattura del gruppo di maggioranza lo spiegano loro stessi e l’abbiamo anticipato sul numero scorso.
IL COMUNICATO – “Ecco le ragioni per cui ce ne siamo andati”. Nasce il “Gruppo Misto Lega – Area Moderata”
In seguito alla nostra decisione di rinunciare agli incarichi amministrativi, siamo stati esclusi dal gruppo “Impegno Democratico” senza alcuna possibilità di spiegare le nostre ragioni. Questo ci ha fatto capire che la denominazione del gruppo ed in particolare l’accezione “democratico” è solo una parola vuota, e che non c’è spazio per il confronto e il dissenso al suo interno.
Vogliamo quindi rendere note ai cittadini alcune tra le principali cause che ci hanno spinto a compiere questo passo che non è stato facile, ma necessario per la nostra coerenza e senso di responsabilità. Il nostro impegno politico muove sempre dall’interesse generale ed è sempre stato rivolto al bene dei concittadini, del nostro Comune. Da sempre, ed in particolare negli ultimi mesi, abbiamo cercato di stimolare il dibattito interno, sollecitando il Sindaco a porre all’attenzione del gruppo Consiliare i temi previsti nel programma elettorale nonché gli argomenti più cocenti che sono all’attenzione dell’opinione pubblica.
Da tempo ormai poniamo al Sindaco domande, chiarimenti, richieste di aggiornamento, circa le scelte da lui intraprese, spesso in sostanziale autonomia e che impegnano l’Amministrazione, ma non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti; abbiamo ricevuto solo risposte vaghe ed elusive accompagnate da promesse di interessamento senza riscontri…
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