Li chiamavano “medici condotti”. E la loro “condotta” era il paese ma anche il loro modo di fare il “dottore”, storie di medici che scarpinavano, correvano al soccorso ad ogni ora del giorno e della notte, gli bastava un’occhiata per una diagnosi, sapevano che la loro gente aveva il terrore dell’ospedale, come il vecchio Padron ‘Ntoni de “I Malavoglia” di Verga. Supportati da farmacisti che macinavano erbe e “decotti” più o meno miracolosi.
E’ un mondo da cartolina, da civiltà contadina. I medici di base presuppongono medici di… altezza e già la definizione è riduttiva, come si è ridimensionato il loro ruolo. Meglio “medici di famiglia” ma anche qui oggi la dizione suona stonata.“Siamo ridotti a fare ricette e passacarte per mandare i nostri pazienti dagli specialisti”. Un ruolo che mortifica le ambizioni e le attese di chi ha fatto il lunghissimo percorso per avere la laurea e la qualifica. In realtà lo stipendio è più che soddisfacente, ma certo non sono più una delle figure di prestigio in paese (quando contavano il parroco, il sindaco, il medico, il maestro e appunto il farmacista).
Castione è uno dei fulcri della crisi, come lo sono stati per il covid Nembro e Alzano. Ancora una volta la Val Seriana, questa volta “alta”. Non è che la crisi non tocchi altri paesi, ma qui, nella Conca della Presolana, raggiunge picchi intollerabili, 2.600 persone sono senza medico, due terzi della popolazione del paese che già, per il gran caldo, adesso è pieno di “villeggianti” (il boom di agosto porterà a oltre 30 mila presenze).
Fabio Migliorati è l’assessore con delega al “welfare e coesione sociale”, una dicitura tra un vocabolo inglese e una formula un po’ ridondante e perfino utopistica, in questi tempi in cui ognuno va per la sua strada, individualismo esasperato e la “coesione” è appunto un obiettivo fin troppo ambizioso. Insomma Fabio si occupa di servizi sociali. E lo fa da amministratore di lungo corso, con uno stile che un tempo si sarebbe definito, e senza offesa, “democristiano”. Insomma misura le parole, mai sopra le righe.
Mai dire mai. Questa volta sopra le righe ci va nella conversazione, poi sfuma con un eufemismo: “Stanno abbandonando la nostra gente”….
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