CASTIONE – Pezzoli “sonda” l’ipotesi fusione. Non se ne fa nulla. Ma ecco le vere ragioni dell’uscita dall’Unione.

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Ma perché Castione è uscito dall’Unione dei Comuni della Presolana? Le minoranze alzano i toni che sono già da campagna elettorale. Fanno il loro mestiere. Anche qualcosa di più, in quanto non si capiscono le ragioni delle mosse della Giunta in carica, se nessuno gliele spiega. Fatto sta che il sindaco Mauro Pezzoli, in scadenza di mandato, sancirà l’uscita dall’Unione entro fine anno. Perché questa “forzatura” alla fine del suo (primo) mandato? Il Presidente dell’Unione Giuliano Covelli spiega cosa è successo: “C’è stato, effettivamente, un timido approccio all’ipotesi di entrare nel progetto della fusione dei 5 Comuni dell’Unione da parte di Castione. Se si fosse concretizzato, però, avrebbe allungato i termini della fusione stessa, replicando un film già visto due anni fa, quando Cerete, dopo il suo referendum, aveva avanzato l’inattesa disponibilità a entrare nel progetto, il che ha, in pratica, prodotto come conseguenza di ripartire in grande ritardo. L’eventuale entrata di Castione ci vedeva costretti ad allungare di almeno un anno il cronoprogramma complessivo del progetto di fusione. A quel punto, fatte le debite considerazioni, si è formalizzata la proroga statutaria dei termini di uscita consensuale dall’unione Comuni”. Perché mai il fatto che Castione non entrasse nel progetto di Fusione, ha comportato la sua uscita dall’Unione, visto che ci vorrà almeno un altro anno e mezzo prima che la proceduta di fusione dei 5 Comuni (Cerete, Fino, Onore, Rovetta e Songavazzo) sia attuata, al netto del referendum finale?…

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