Guerino Lorini
Una storia che ha in sé il lievito madre dell’amicizia. Su Araberara di settembre Antonietta Denti lo aveva annunciato: “Per ringraziare Franco Turco del dipinto donato alla mia famiglia in cui è ritratto mio marito Santo Denti, scomparso l’anno scorso, con la fascia tricolore di quando era sindaco di Castione, per incontrarlo ed abbracciarlo, io e mia figlia Francesca abbiamo deciso di prendere un treno ed andare da lui a Latina”.
E così hanno fatto. Quella del pittore scultore Franco Turco, nato nel ‘34 a Cisterna di Latina e la comunità castionese è una storia di reciproca generosità iniziata nel 1964 quando l’artista giunse a Castione con l’incarico di formare i decoratori di un’annunciata “Fabbrica ceramiche Presolana”, di cui, però, rinvii dopo rinvii non fu eretto nemmeno un mattone. Rimasto senza lavoro e senza stipendio per sbarcare il lunario non gli rimase altro che iniziare l’attività di pittore organizzando mostre in tutti i comuni del circondario.
Ed è in queste difficili circostanze che lui e la moglie poterono contare sulla solidarietà dei castionesi tant’è che erano in molti a mettersi n casa un suo dipinto o acquarello. Purtroppo i magri introiti non gli consentivano di mantenere la famiglia e decise di tornare nell’agro pontino aprendo uno studio di pittura e scultura a Pontinia, dove, grazie al suo talento e modo di esprimersi in poco tempo riuscì ad ottenere l’apprezzamento dei clienti, galleristi e critici d’arte, e di seguito numerosi riconoscimenti alla carriera e premi nazionali ed internazionali tra cui: “Il Premio Montecitorio”, “Il Premio Parlamento”, “Il Riconoscimento mondiale della Cultura, “Il Pantheon d’Oro” il “Premio Internazionale alla Parola” dell’11 ottobre 2020 a Matera, ed un riconoscimento per la Mostra organizzata a Rodi, su invito del Consolato Italiano. Suoi anche i due Monumenti ed una serie di medaglie commemorative ideate per conto del Comune di Pontinia.
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