CASTIONE – Quel pasticciaccio dello Scanapà. La società vincitrice del Bando sembrerebbe voler smantellare la seggiovia. Il silenzio dell’Amministrazione. “Che fine ha fatto l’annunciato Rifugio?”

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Quella della seggiovia dello Scanapà è una storia che negli ultimi anni ne ha vissute di tutti i colori. L’impianto è di proprietà della società Monti del Sole. Una partecipata di cui il Comune di Castione della Presolana è socio maggioritario. L’aumento di capitale era stato deciso dall’amministrazione di Mauro Pezzoli, che non era stato seguito però dalle sottoscrizioni dei privati e si era trovato così con la società quasi totalmente nelle mani del Comune. La scelta successiva è stata la messa in liquidazione, con nomina di un amministratore unico ad hoc.

Di mezzo c’è appunto la seggiovia. Che così com’è non funziona. Perché sulla cima dello Scanapà non c’è nulla, se non la base di partenza per i parapendii.

Ed è così che l’amministrazione guidata da Angelo Migliorati già nel 2017 decide di lanciare un bando per coinvolgere un privato a cui cedere le quote comunali della Monti del Sole e a cui chiedere la realizzazione di un rifugio sul monte Scanapà. In maggioranza si respirava entusiasmo, annunciando un’opera che avrebbe rilanciato le prospettive turistiche dell’intera località del Passo della Presolana.

Ma il bando va deserto. Ne viene lanciato un secondo. E fa la stessa fine. Il Comune si ritrova con la Monti del Sole sul groppone e senza rifugio.

Nei mesi scorsi un nuovo bando. Che questa volta è una gara per l’alienazione dell’impianto di risalita, la seggiovia biposto, che nel frattempo era stata messa fuori servizio da quattro anni, con i veicoli ammorsati alla fune. Base d’asta fissata a 60 mila euro (oltre IVA) e aggiudicazione al soggetto che fa l’offerta più elevata. La gara si è chiusa il 10 luglio. ..

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