Il silenzio del sindaco Angelo Migliorati, il caso dell’ex Montanina (di cui avevano scritto mesi fa) che, sullo sfondo, da contenzioso (pesante) tra privati, rischia di far aprire un nuovo fronte anche amministrativo, e adesso le dimissioni di un altro consigliere, Mattia Migliorati. Quella che sembrava una compagine unita nelle sue componenti articolate, un capolavoro del sindaco che aveva messo insieme tutto e il suo contrario, senza opposizione, lista unica che aveva raggiunto il quorum con qualche fatica ma l’aveva raggiunto, adesso si sta sfaldando.
Sia chiaro, il sindaco ha ancora la maggioranza, ma adesso ha all’opposizione 4 consiglieri (di cui due suoi ex assessori, i due Fabi, Fabio Ferrari e Fabio Migliorati) e dispone di 7 voti (il suo compreso) per far passare in Consiglio comunale i bilanci. Il mandato scade nel 2026, ancora due anni pieni. Certo, in prospettiva i prossimi non sembrano due anni sereni.
Bisogna ricordare che questo è il quarto mandato del sindaco Angelo Migliorati. Eletto nel 1997 con una lista civica ma orientata sul centrosinistra, rieletto nel 2001 con una lista già più civica, ha poi passato la mano a Vittorio Vanzan nel 2006, decaduto nel 2010, poi l’elezione a sindaco di Mauro Pezzoli nel 2011 e appunto il ritorno di Angelo Migliorati nel 2016 questa volta con una lista civica ma orientata sul centrodestra con la presenza di Forza Italia e Lega Nord e la riconferma appunto nel 2021 sempre con una connotazione di centrodestra (Lega e Forza Italia più Indipendenti).
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