CENATE – GORNO – Alessandro da Cenate a Gorno per ‘creare’ il vino che ‘riposa’ 60 mesi nella Costa Jels: “L’ho chiamato come la miniera”

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di Luca Mariani

Un luogo con temperature fresche e costanti, dove non c’è nemmeno lo sbalzo di un grado. Dove c’è buio, non ci sono vibrazioni e dove regna il silenzio. Sono queste le condizioni ideali per l’affinamento dello spumante all’interno delle sue bottiglie. «Allora ho pensato che le miniere erano il posto perfetto, che corrisponde alla mia filosofia di fare tutto in maniera naturale, senza sostanze chimiche e senza inquinare.» Da questa intuizione Alessandro Sala inizia a scrivere a vari siti minerari. «Quelli di Gorno sono stati i primi a rispondermi.» Spiega l’enologo e viticoltore di Cenate Sopra. «Allora gli ho presentato il mio progetto: loro erano entusiasti perché viene valorizzata anche la miniera con la pubblicità e il nome del vino che andrà in giro in tutto il mondo, dato che è un vino ambizioso. Si chiamerà Costa Jels, come le miniere dove riposa.»

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