CENATE SOPRA – A settembre il passaggio di consegne tra don Mauro e don Nunzio

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Dopo dodici anni, la Parrocchia di San Leone Papa sta per cambiare ‘titolare’. Il parroco don Mauro Vanoncini, infatti, era arrivato verso la fine del 2009; era per lui la prima esperienza come parroco dopo essere stato per ben quattordici anni curato di Sforzatica. A settembre, quando l’estate lascerà spazio all’arrivo dell’autunno, anche don Mauro lascerà spazio al suo successore, don Annunzio Testa, designato dal Vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi come nuova guida della Parrocchia di Cenate San Leone.

Don Nunzio arriva dal Lago di Endine, da quella Tavernola Bergamasca di cui si è parlato molto nelle ultime settimane per via di quella frana ‘enorme e incombente’. Il parroco entrante ha undici anni in più dell’uscente (è nato alla fine del 1958, mentre l’altro è nato all’inizio del 1970) e quella di San Leone Papa potrebbe essere l’ultima Parrocchia da lui guidata (fra una decina d’anni, quando sarebbe ora di andare in un altro paese, don Nunzio avrà 72 anni e gli mancheranno solo tre anni alla meritata pensione…).

Pastore di vasta esperienza, don Nunzio è nato il 12 novembre 1958 a Levate ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982. La sua prima destinazione è stata Curnasco, dove dal 1982 al 1984 è stato curato, per poi passare (con lo stesso incarico) a Urgnano, dove è rimasto sette anni. Nel 1991 è stato promosso parroco di Laxolo. Un decennio dopo, nel 2011, è diventato prevosto di Tavernola.

Don Mauro lascia invece le colline per scendere in pianura, nella Bassa Bergamasca, sul confine meridionale della Diocesi orobica.

Lui stesso ha scritto sul bollettino parrocchiale di Pasqua: “Come sapete la mia presenza in questa Parrocchia, in mezzo a voi, sta per concludersi. A settembre non sarò più parroco di San Leone ma sarò a Lurano, una Parrocchia della Bassa Bergamasca che sta crescendo e che attualmente conta circa 2.900 abitanti. Sarà un ambiente completamente diverso dal nostro. Non so dirvi di più per ora. Il passaggio avverrà dopo l’estate, perciò non è ancora il tempo dei saluti anche se il modo di vedere le cose, sapendo di essere in partenza può essere diverso. Intanto cerco/cerchiamo di non pensarci. Lo faremo a suo tempo. Pensiamo al tempo di Pasqua che ci aspetta con la celebrazione dei vari sacramenti dei nostri bambini e ragazzi, all’estate per quello che si potrà fare… La storia continua…”…

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