Nella classifica dei comuni più ricchi della provincia di Bergamo, considerando il reddito pro capite, Cenate Sotto si trova sempre nei primissimi posti. Un paese ricco (o, quantomeno, benestante) farebbe immaginare a una solida presenza di filiali bancarie. E, invece, delle due che c’erano fino a non molti anni fa, tra un mese e mezzo non resterà nemmeno l’ombra!
Sì, perché verso la metà di ottobre verrà chiusa l’unica filiale bancaria presente a Cenate Sotto, quella di Intesa San Paolo.
È stata quindi lanciata una campagna di raccolta firme per salvare il salvabile, cioè lo sportello Bancomat.
Che il colosso bancario torinese, al pari di Bper (con la quale sono stati spartiti i resti di Ubi Banca, erede della storica e gloriosa Popolare di Bergamo), stia attuando una politica di eliminazione delle filiali bancarie sul territorio bergamasco (e non solo…) non è una novità: da alcuni anni assistiamo alla sistematica chiusure di filiali, sia nei piccoli comuni che in quelli medio/grandi. Sorprende però che un paese di 4.000 abitanti e con reddito alto, resterà orfano di sportelli bancari.
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