Cenate Sotto Il Santuario: l’unico al mondo con la Via della Misericordia. E nell’anno della Misericordia diventa caput mundi della fede locale.

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Di Vie intitolate alla Divina Misericordia in Italia ce ne sono tante. Ma di percorsi ce n’è solo uno al mondo. Quello di Cenate Sotto. Parola di don Renato Tisot, mica di uno qualsiasi,

Don Renato è stato uno dei primi a portare il culto della Divina Misericordia in Italia e adesso che Papa Francesco ha indetto l’anno santo della Misericordia, un giubileo straordinario, tutti i riflettori sono puntati su questa strada e Cenate Sotto diventa caput mundi della fede locale. Una strada che sale verso la collina di Cenate per arrivare in braccio al Santuario della Madonna di Loreto che qui a Cenate si festeggia guarda caso proprio l’8 dicembre, giorno in cui Papa Francesco ha indetto l’apertura dell’anno della Misericordia. Coincidente che si assommano e che fanno del Santuario di Cenate un luogo davvero particolare. Qui il culto della Madonna è radicato e non occorrono certo gli anni giubilari per ricordarselo, ma tant’è, questa volta ci si trova davanti un caso unico al mondo e così studiosi e fedeli stanno interessandosi a questo luogo. Una Via della Misericordia che sale lungo le tappe che diventano santelle che rappresentano l’Istituzione dell’Eucarestia, Gesù porta la Croce, Gesù muore, La risurrezione, Gesù confido in te, Maria SS fa da guida nel cammino verso la grazia di Dio. Don Tisot a Cenate ci è stato nel 2012 per sentenziare che questo percorso è unico al mondo, che le santelle ci sono in ogni Santuario ma la Via della Misericordia è solo qui. La gente ne va orgogliosa: “La Madonna di Cenate la scoprire ora perché è l’anno della Misericordia, ma lei ci dispensa Misericordia da sempre”, che gli anziani ricordano quel percorso illuminato da luci particolari: “Qui si mangiavano le lumache, si toglieva il guscio, a novembre ci si ritrovava tutti insieme, si riempivano i gusci di olio, si distribuivano lungo la via che sale verso il Santuario e si accendevano i gusci, uno spettacolo di lumini che dava un senso di calore e di …guscio al paese”….

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