25 anni di sacerdozio, che ha festeggiato il 31 maggio, un traguardo che profuma di un nuovo punto di partenza. Don Sergio Alcaini, classe 1972, i 50 anni li compirà il 20 luglio, e si ferma per un attimo per raccontarci la sua ‘avventura’.
Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio. “La mia vita da descrivere è un po’ complicata (sorride, ndr), sono nato a Dossena e lì sono stato battezzato, ma quasi subito mi sono trasferito a San Giovanni Bianco e lì ho vissuto fino a quando sono diventato prete a parte una parentesi di un paio di anni in cui sono stato a Santa Croce di San Pellegrino Terme. Dossena e Santa Croce sono i paesi dei miei genitori. Ci siamo spostati a San Giovanni Bianco per il lavoro di mio papà Antonio e li ho vissuto la mia giovinezza, anche se a dire la verità vi sento un po’ di tutti e tre i paesi. Ho tre fratelli, due sorelle e un fratello, e io sono il secondo dei quattro. Mia mamma Giuliana lavorava in fabbrica, ma a 27 anni aveva già quattro figli e quindi ha deciso di seguire noi; mio papà invece ha sempre fatto l’autista dei pullman, prima per la Zani Viaggi e poi per la Sab. Adesso che papà è in pensione, abitano a Dossena”.
Ti piace tornare a casa? “Sì, molto anche se purtroppo riesco tre, quattro volte all’anno, non di più. La mia famiglia però viene spesso a trovarmi, i miei genitori vengono tutte le settimane a fare un giro e quindi va bene così”.
Torniamo all’infanzia… “Ho frequentato le Elementari e la prima Media a San Giovanni Bianco. Già alle Elementari avevo in mente di provare ad entrare in Seminario ma il mio parroco di allora me lo aveva sconsigliato per una questione economica. Lavorava soltanto mio papà e in famiglia eravamo in sei, quindi andare in seminario sarebbe stato troppo costoso. Beh, io ho pestato un po’ i piedi, i miei genitori erano comunque d’accordo e quindi sono entrato in seconda”…
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