Colera, Spagnola e ora Coronavirus. La storia di Cerete è stata attraversata più volte dalle grandi epidemie, a cui non è stata mai risparmiata, come ha spiegato Laura Ferri nelle pagine del suo volume dedicato al paese.
Li ha definiti come ‘due anni da dimenticare’ il 1867 e il 1918, e certamente possiamo aggiungere anche questo 2020. Nei primi tre mesi a Cerete si contano 13 decessi (due persone non sono però residenti) e poi guardando alle spalle, dall’ufficio anagrafe ci dicono che nel 2019 sono stati registrati 9 decessi, ma un anno ‘anomalo’ se lo confrontiamo con quelli precedenti, nel 2016 e nel 2017 i morti sono stati 20, e ancora prima, nel 2012, ventuno.
Torniamo al passato: “In una delibera comunale del 1883 – si legge a pagina 104 – riguardante opere di completamento e di restauro nel cimitero di Cerete Basso ho trovato questa nota giustificativa: ‘Nel 1867 infieriva in Cerete Basso il colera e fu necessario far dilatare d’urgenza quel cimitero ed occupare all’uopo una porzione dell’attiguo fondo aratorio, di proprietà del beneficio parrocchiale’….
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