CERETE – Luigi, 30 anni, e la sua azienda agricola, un sogno che diventa realtà

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Sono passate da poco le 8,30 di un martedì mattina di metà febbraio, a Cerete splende un sole dal sapore primaverile, così come splende il sorriso sul viso di Luigi, che di cognome fa Rota. Luigi è il protagonista della storia che stiamo per raccontare, 31 anni ancora da compiere, all’inizio del mese ha ricevuto un premio dall’Unione dei Comuni della Presolana per la sua attività. E noi abbiamo voluto ripercorrere le tappe di questa sua avventura iniziata due anni fa. Luigi è un imprenditore agricolo professionale, la sua azienda si chiama Azienda Agricola Rota Luigi, si occupa di coltivazione e della vendita di prodotti naturali nella sua Cerete. Una passione, quella per la natura, che fa battere il suo cuore fin da quando era un bambino. Una passione che è diventata presto un sogno e ora anche un lavoro.

Riavvolgiamo il nastro, partiamo proprio da dove tutto è iniziato: “Faccio una premessa secondo me importante, non vengo da una famiglia di agricoltori e quindi non avevo nessuna azienda alle spalle e nemmeno una grande esperienza. Ma mi sono avvicinato all’agricoltura quando ero piccolo, i miei genitori avevano in affitto una baita in Falecchio e ci andavo da fine maggio a settembre, da quando avevo tre anni fino ai 18… è proprio lì che ho imparato a stare a contatto con la natura, mi cimentavo in qualche coltivazione. C’è stata però anche una parentesi, fino ai 22 anni, quando andavo in università, in cui ho accantonato tutto, ma ti assicuro che avendo vissuto per qualche anno in città, non vedevo l’ora di tornare nella mia valle, un luogo meraviglioso che mi mancava tanto. Così ho deciso di prendere in affitto una cascina in Falecchio nella stessa zona dei miei e lì sono rimasto per cinque anni. Mentre lavoravo facevo alcune sperimentazioni con diversi metodi, per esempio quello biologico… ero molto soddisfatto dei risultati e quindi ho deciso che quella era la strada giusta da seguire”.

Insomma, Luigi era pronto a trasformare la sua passione in un lavoro, un sogno che passo dopo passo si è realizzato… “Sapevo benissimo che non sarebbe stato facile, tutt’altro. Non ho avuto la possibilità di iniziare prima e così mi sono dato da fare con alcuni lavori stagionali, anche mentre concludevo gli studi universitari. Mi sono laureato come educatore ambientale a Bergamo e ho lavorato con delle cooperative, ma nel frattempo ho iniziato a coltivare patate e piccoli frutti a Falecchio. Poi è arrivata la mia compagna Serena a condividere questa passione e ho deciso di buttarmi in questa avventura. Così ho comprato questo terreno (che si trova tra Cerete Basso e Cerete Alto, ndr), dove c’è anche il punto vendita e preso in affitto altri appezzamenti. Ho iniziato da zero, a preparare i campi, perché alcuni erano abbandonati. Riesco a viverci, ma certo, ho lasciato la sicurezza di uno stipendio, e questo era un terno al lotto. Ho visto fin da subito arrivare i risultati, sia dalla terra che dalla gente, che si fermava a comprare i miei prodotti e insomma, l’impressione è che tutto stava andando per il verso giusto. Non sono da solo, in particolare d’estate la mia compagna mi aiuta nella raccolta, altrimenti la gestione diventerebbe impossibile. In tutto ho cinque ettari di terreno, coltivo ortaggi, piccoli frutti come more, mirtilli e lamponi, ma anche le patate e il mais, poi la farina è più per autoproduzione, l’idea infatti è, oltre alla vendita, anche di riuscire a vivere di quello che produciamo…

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