“Trovate un luogo di proprietà comunale e vi installeremo il bancomat”, questo è il sunto dell’accordo che gli amministratori comunali di Cerete, Songavazzo e Onore hanno siglato con i vertici di Ubi Banca. Si intravede quindi la luce in fondo al tunnel per i mini-sportelli (si chiamano così perché fanno capo alle filiali dei paesi vicini, Cerete e Piario facevano riferimento a Clusone, mentre Onore e Songavazzo a Rovetta) dell’Altopiano? Non dovremo aspettare la fine dell’estate per scoprire l’epilogo di questa storia, che da alcune settimane preoccupa i cittadini, in modo particolare gli anziani che manifestano grandi difficoltà a doversi spostare, peraltro non potendo contare su una buona linea di trasporti pubblici.
Si parlava di implementare i “servizi alla persona”, il che poteva significare affidare l’incarico a un esperto scelto dal Comune che, casa per casa, raccogliesse richieste ed esigenze della cittadinanza, riportandole nella filiale di riferimento. Una soluzione che per il momento resterebbe in stand by: la persona incaricata potrebbe svolgere questo ruolo solo in parte senza la delega sui conti correnti e per altre operazioni bancarie delicate.
Così ecco spuntare un’altra ipotesi, che stavolta sembra essere percorribile: “Ringraziamo il deputato bergamasco Daniele Belotti – spiega la sindaca di Cerete Cinzia Locatelli – per essersi interessato alla situazione che stiamo vivendo (sul numero del 20 luglio abbiamo riportato la lettera indirizzata ad Andrea Moltrasio, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca – ndr)…
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