CHIUDUNO – Nembrini: “Atalantino da sempre, mi piace la montagna ma le mie figlie scelgono il mare… Il mio sogno realizzato sistemare la casa paterna”

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L’avventura da primo cittadino è iniziata da poco, “beh, è stato un bel salto da assessore a sindaco, ma non mi sono pentito”, sorride Piermauro Nembrini.

58 anni, papà di due figlie femmine, Giulia e Alice di 23 e 17 anni, di professione direttore di stabilimento: “Lavoro a Entratico, alla Cie Somaschini”. Scuole? “Ho fatto l’Itis al Paleocapa di Bergamo. Se ero un secchione? No, no, assolutamente… anzi, da giovane ero piuttosto furbetto (ride, ndr)”.

Parliamo del tuo carattere. Partiamo dal tuo peggior difetto: “Dovrei contare fino a mille prima di dire le cose che penso, adesso che sono sindaco me ne rendo conto ancor di più che devo ponderare le domande e soprattutto le risposte. Diciamo che ci sto provando. Se Stefano (Locatelli, il suo predecessore, ndr) è stato un sindaco più ‘romano’, ecco, io sono ‘bergamasco’, sono molto diretto e piuttosto inflessibile… insomma, quando una cosa va detta, io di solito non ci penso poi molto. Riassumendo, non sono molto diplomatico, sicuramente in politica non andrò oltre il ruolo di sindaco”. Pregio? “Mi definisco una persona buona, non faccio mai niente con cattiveria e, anzi, se posso aiutare qualcuno lo faccio sempre molto volentieri. Questo succede anche sul lavoro, anche se come direttore di produzione non posso piacere a tutti, d’altronde è mio compito premiare chi lavora bene e di contro agire se qualcosa non va”.

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