I risultati di Goletta dei Laghi quest’anno sono impietosi, arrivata alla diciannovesima edizione, monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani, e denuncia le criticità e promuove esempi virtuosi di gestione e sostenibilità. Su sei punti totali analizzati, sulle sponde bresciana e bergamasca, ben cinque sono risultati fortemente inquinati. In particolare, a risultare fuori norma sono i tre i punti relativi alla sponda bergamasca – foci del fiume Oglio, del canale presso una spiaggia attrezzata in zona Costa Volpino e del torrente Borlezza – e due sul versante bresciano – foce del torrente Calchere e sfioratore del comune nel canale industriale a Pisogne. Rispetto al 2023, il giudizio espresso dalla Goletta per questi punti è passato da “entro i limiti” a “fortemente inquinato”. L’unico punto campionato nel lago ad aver mostrato valori entro i limiti è quello in località Peschiera a Monte Isola (BS). I dati in evidente peggioramento rispetto ad un anno fa, secondo Legambiente, potrebbero essere dovuti alle forti piogge registrate a giugno Eventi estremi di questo tipo creano situazioni di stress negli impianti di depurazione che difficilmente riescono a trattare l’aumento repentino delle acque reflue in ingresso. Questo spesso si traduce in uno sversamento delle acque e del carico inquinante nei corpi ricettori, quali i fiumi e i laghi.
“È significativo il peggioramento riscontrato da un anno all’altro sulla qualità delle acque per quanto riguarda l’inquinamento microbiologico dell’Iseo – commenta Christian Aletti, portavoce della Goletta dei Laghi di Legambiente. Nel 2023 Goletta dei Laghi aveva promosso il lago di Iseo: infatti tutti i punti campionati erano risultati a norma. Quest’anno, anche a causa delle forti precipitazioni che hanno influito sulla capacità degli impianti di depurazione delle acque reflue, ben cinque punti sui sei campionati risultano addirittura fortemente inquinati.
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIO