“Claudia c’è, cammina, parla, mangia, ride, ricorda”. Laura racconta Claudia. Dopo l’intervista pubblicata sul numero del 21 luglio di araberara, a ridosso dell’incidente, siamo tornati da Laura, la mamma, per raccontare la nuova Claudia, per raccontare quegli occhi, quella forza, quel sorriso, quella volontà che si fonde in speranza e partorisce forza e vita. E così è stato. Laura comincia così: “Cammina, parla, mangia, ride, ricorda”. Già. Il miracolo prende forma: “Sì, e io vorrei davvero parlare di miracolo e di sorriso, le due parole che mi stanno accompagnando”, insieme ai sorrisi ci sono le lacrime, ma è così, che dalla felicità non nasce felicità, che le lacrime innaffiano il cuore e fanno crescere e sbocciare gioia e speranza: “Il risveglio di Claudia è arrivato dopo una serie innumerevoli di paure, di se e di ma. Già parlare di risveglio era un miracolo. Figurati quando l’ho vista con gli occhi aperti, che si guardava in giro per la stanza, sembrava appena nata. L’ho rivista appena nata sul mio petto che si guardava in giro dopo 35 ore di travaglio”. Miracolo, la parola che fa illuminare Laura: “Il primo miracolo l’ho avuto quando sono arrivata a Benevento e l’ho trovata ancora in vita, miracolo, speranza, sorriso”. Il secondo miracolo quando si è svegliata: “Già, poi ha cominciato a muoversi, a parlare”. Miracolo, quella parola che ritorna, sempre, con Laura: “Il miracolo è la grande quantità di forza, amore, preghiere che ha ricevuto, che come in un grande abbraccio o una grande spinta l’ha fatta arrivare fino a qui”.
Da qualche settimana a Brescia: “Mi hanno detto i medici che è solo il punto di partenza di una riabilitazione che si prospetta lunga ma efficace”. Laura ha addosso la vita, la forza di ripartire ed è ripartita: “E quello che i medici chiamano partenza per me è arrivo. A me va bene così. Claudia c’è, cammina, parla, mangia, ride, ricorda. E così adesso posso permettermi di alzare l’asticella….
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